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TECNICA ? La ?sinuosa? M1 e la ?spigolosa? Honda: cos? uguali, cos? diverse

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    #1

    TECNICA ? La ?sinuosa? M1 e la ?spigolosa? Honda: cos? uguali, cos? diverse

    I risultati dei test di Sepang, con i quattro piloti ufficiali Honda e Yamaha racchiusi in pochi decimi, hanno lasciato intuire che la stagione MotoGp 2013 vivr? anche sull?appassionante sfida tecnica ad alto livello tra i due costruttori giapponesi. Da una parte la Rc213V, stretta parente della moto gi? svezzata nella seconda met? del 2012, che ha permesso a Pedrosa di cogliere vittorie a ripetizione e di lottare con Lorenzo fino quasi alla fine del mondiale. Dall?altra, la M1, una moto gi? al top da diversi anni, evoluta step by step nel corso del tempo mantenendo per? una precisa identit? che, a detta di molti piloti, risiede essenzialmente nelle sue ottime doti di guidabilit?.

    Le due bellissime moto Jap che si contenderanno il titolo, nonostante siano molto vicine in termini prestazionali, per certi aspetti sono due moto decisamente differenti, mostrando una filosofia costruttiva che ? figlia (oltre, ovviamente, del layout del motore, V4 per la Honda, 4 in linea per la Yamaha) dello stile di guida dei rider che nel corso degli anni ne hanno portato avanti lo sviluppo.

    Nella foto, scattata dai nostri inviati a Sepang, ? ritratta la M1 2013 di Jorge Lorenzo senza carene: salta subito all?occhio la particolare forma del telaio nella parte anteriore. Le travi laterali non hanno pi? una forma longilinea, dalla quale solitamente si protende verso il basso l?attacco anteriore del motore (n. 3 nella foto), ma hanno l?aspetto di un vero e proprio ?triangolo? compatto che, di fatto, ricopia le forme del triangolo virtuale i cui vertici sono dati dal cannotto di sterzo (1), dall?attacco anteriore del motore (2) e dall?attacco posteriore superiore del motore (3). Dove solitamente ? presente un?apertura ora c?? una superficie chiusa, e si nota inoltre l?andamento rettilineo sottolineato dalla linea tratteggiata (A), in una zona dove il telaio ? solitamente pi? arcuato verso l?alto. Gli ingegneri di Iwata, in sostanza, hanno estremizzato i concetti su cui lavorano da anni, andando a ?chiudere? una zona critica per il comportamento del telaio migliorando ulteriormente la guidabilit? della moto.

    Una soluzione di questo tipo, infatti, combinata con delle travi dallo spessore molto sottile, come si nota anche in questo caso dalla foto, consente di ottenere una notevole stabilit? del telaio durante le sollecitazioni a cui ? sottoposto in fase di frenata, unita alla giusta flessibilit? torsionale nel momento in cui si porta la moto in piega; il risultato di questo mix ? un ottimo comportamento in ingresso curva, che consente al pilota di raggiungere una maggiore velocit? di percorrenza. Questa filosofia, da sempre un punto fermo della M1, comporta per? anche degli svantaggi: in uscita di curva, quando si inizia ad accelerare a moto ancora piegata, per via delle travi piuttosto sottili il telaio ha la tendenza ad ?avvitarsi?, con la sospensione posteriore che di conseguenza si comprime. La moto, insomma, come si dice in gergo, tende a ?pompare? in uscita di curva. La Yamaha, in sostanza, ha deciso di prediligere l?ingresso di curva e il feeling all?anteriore, sacrificando un po? il comportamento in uscita, trovando in ogni caso un ottimo compromesso. La direzione presa ? ovviamente, come detto, figlia dello stile di guida dei piloti che nel corso degli anni ne hanno seguito lo sviluppo: prima Rossi e poi Lorenzo sono difatti piloti dalla guida fluida, che tendono a ?pennellare? le curve, e perci? prediligono un buon comportamento in ingresso per ottenere un?elevata velocit? di percorrenza.

    In casa Honda il discorso ? per certi versi all?opposto. Del resto, basta riguardare un Gran Premio dello scorso anno per notare quanto la guida morbida e flessuosa di Lorenzo sia differente da quella ?spigolosa? messa spesso in mostra da Pedrosa e da Stoner. La RcV ? infatti una moto che, a differenza della M1, richiede una guida pi? ?stop&go?: la velocit? di percorrenza a centro curva non ? elevatissima, ma ci? ? compensato da un?eccellente stabilit? in accelerazione che consente, soprattutto con una guida ?alla Pedrosa?, di aprire il gas molto presto. ? perci? evidente che sulla RcV ? che tra l?altro con ogni probabilit? vanta una maggiore potenza del motore rispetto alla diretta concorrenza ? uno stile di guida che tende a ?spigolare? e a raddrizzare rapidamente la moto in uscita di curva ? molto redditizio. Pedrosa, cos? come lo era Stoner, ? un ottimo interprete di questo stile, e sicuramente le sue indicazioni negli anni hanno portato a sviluppare una moto con queste caratteristiche. Cos?, se uno dei punti su cui lavorare sulla M1 ? l?accelerazione e l?uscita di curva, per la RcV ? l?opposto: Pedrosa, come ha dichiarato alla fine dei test malesi, si ? concentrato soprattutto sul miglioramento delle fasi di frenata e ingresso curva.

    Tornando alla M1, l?evoluzione 2013 ha interessato ? oltre, a quanto pare, il gi? noto cambio ?seamless?- alcuni altri dettagli: sotto la sella ? infatti cambiata sostanzialmente la forma del codone, meno rastremato dello scorso anno (nella prima foto senza carene ? visibile il codone vecchio, con l?andamento sottolineato dalla linea tratteggiata B; nella foto a lato il codone nuovo). Un?ipotesi ? che i tecnici possano aver ricavato sotto la sella un vano dove riposizionare alcune centraline situate in precedenza nella parte terminale del codone, nell?intento di centralizzare ulteriormente le masse, argomento divenuto ancora pi? importante con l?aumento di 3 Kg del peso minimo delle MotoGp. Potrebbe sembrare un dettaglio insignificante, ma quando la lotta ? sul filo dei centesimi, non va tralasciato nulla?


    Alberto Cani ? Blog Archive ? TECNICA – La

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    #2
    Dire che il pompaggio in uscita di curva della M1 ? causato dal telaio a pareti sottili ? privo di fondamento, scommetto che risolveranno il problema e non certo modificando il telaio bens? le tarature delle sospensioni o i cinematismi o i punti di attacco.

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      #3
      be' cmq...3rd interessante.....

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        #4
        La RcV ? infatti una moto che, a differenza della M1, richiede una guida pi? “stop&go”: la velocit? di percorrenza a centro curva non ? elevatissima, ma ci? ? compensato da un’eccellente stabilit? in accelerazione che consente, soprattutto con una guida “alla Pedrosa”, di aprire il gas molto presto.

        ora all'Honda gli manca la percorrenza in curva... mhm

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          #5
          Originally posted by Gabri44 View Post
          La RcV ? infatti una moto che, a differenza della M1, richiede una guida pi? ?stop&go?: la velocit? di percorrenza a centro curva non ? elevatissima, ma ci? ? compensato da un?eccellente stabilit? in accelerazione che consente, soprattutto con una guida ?alla Pedrosa?, di aprire il gas molto presto.

          ora all'Honda gli manca la percorrenza in curva... mhm
          dai e' ovvio che sono entrambe ottime moto e che si sta' analizzando il classico pelo nell'uovo....

          chiaro altresi che se la guidassi io non troverei differenze se non nel colore e nel rumore.....

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            #6


            ma ad irrigidire quella parte non c'? gi? il motore?

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              #7
              Originally posted by oscarpro View Post


              ma ad irrigidire quella parte non c'? gi? il motore?
              scusate l'ignoranza.....ma io pensavo che solo Ducati usasse il motore portante....oppure il solo fatto di ancorare il motore in piu' punti lo rende "portante" e concorrente alla rigidita' dell'insieme anche sulle jappe??

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                #8
                Tecnica.........me sta sulle palle dalle scuole medie.

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                  #9
                  Ma va ma mica ? portante il motore sulla M1! Sulla ducati si attaccava tutto al motore, mentre qui il motore viene incastonato dentro al telaio

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                    #10
                    Mah ci vedo poco di tecnica ad un analisi fatta senza uno straccio di numeri...
                    Sono tutti capaci a parlare...bisognerebbe anche documentare. E non tirando due linee in power point.

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                      #11
                      ? dalla notte dei tempi che la yamaha punta alla stabilit? in entrata curva mentre la honda fa dell erogazione in un uscita curva il suo punto di forza

                      non si pu? avere tutto...la lcassica coperta corta

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                        #12
                        Domandatevi piuttosto perch? non c'? uno straccio di analisi sul polmone rosso...


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                          #13
                          Originally posted by hal1969it View Post
                          scusate l'ignoranza.....ma io pensavo che solo Ducati usasse il motore portante....oppure il solo fatto di ancorare il motore in piu' punti lo rende "portante" e concorrente alla rigidita' dell'insieme anche sulle jappe??

                          beh...no
                          il motore non ? portante in foto...
                          c ? un telaio al quale sono fissati sia avantreno(al cannotto) che il retrotreno(all apposito fulcro forcellone)...che quest ultimo funga anche da punto fossaggio per il motore non significa che lo stesso sia portante.

                          il motore ? portante quando ad esso sono fissati avantreno e retrotreno e allo stesso tempo questi ultimi non siano fissati sullo stesso telaio..sulla ducati per esempio un ver e proprio telaio non c ?...ci sono due mozziconi che non sono messi in "comunicazione" tra loro se non tramite il motore al quale sono fissati

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                            #14
                            Originally posted by giuseppe_d View Post
                            Domandatevi piuttosto perch? non c'? uno straccio di analisi sul polmone rosso...


                            se fosse possibile analizzarla....andrebbe

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                              #15
                              Originally posted by hal1969it View Post
                              scusate l'ignoranza.....ma io pensavo che solo Ducati usasse il motore portante....oppure il solo fatto di ancorare il motore in piu' punti lo rende "portante" e concorrente alla rigidita' dell'insieme anche sulle jappe??

                              Tutti i motori contribuiscono alla rigidezza totale del sistema moto, a prescindere dal telaio, poich? quantomeno agiscono da PUNTONI nei fulcri di ancoraggio al telaio, ovverosia, senza motore il telaio lo schiacci lateralmente come nulla, col motore il telaio si deforma intorno a questi punti fissi...

                              ... per motore portante si intende solitamente un motore che oltre ad essere molto stressato ? l'unico elemento di congiunzione tra componenti diversi della moto quali cannotto e forcellone, dunque non solo appeso, perch? se lo rimuovi la moto non sta insieme perch? lui "porta" qualcosa...

                              ... questa (nel suo piccolo, in quanto manca davvero poco per congiungere telaio e perno forcellone) ? considerabile a motore portante:



                              Last edited by MiKiFF; 14-02-13, 05:59.

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